Smart Mobility: quando la ricarica aiuta l’edificio

E se la ricarica di veicoli elettrici – in ambito privato – desse una mano agli edifici? Focus su uno dei temi della convention ROMA INNOVATION HUB

Spazio alla prodigiosa alleanza tra smart building e smart mobility, vantaggiosa anche sul piano economico sia per il proprietario dell’edificio sia per quello del veicolo elettrico.
Le tecnologie in ambito building puntano al raggiungimento del livello di Zero Energy Building, edificio in grado di produrre tanta energia quanta ne consuma, è ahinoi ancora oggi importanti lo sfasamento tra generazione e sfruttamento dell’elettricità solare.
Solo il 30% viene utilizzato direttamente, e la rimanenza va accumulata o scambiata con la rete. E questo cosa comporta? Un aumento dei costi di installazione, gestione e dismissione delle batterie, e il rischio di sovraccaricare le infrastrutture di distribuzione.

Inoltre, la mobilità sostenibile tra veicoli elettrici alimentati da fonte rinnovabile, porterebbe a diminuire in maniera importante gli impatti a livello di trasporti, in riferimento ad un settore, quello degli edifici, che è notoriamente responsabile a livello mondiale di emissioni per circa otto miliardi di tonnellate di CO2eq, il 17% del totale. Con emissioni al 95% dovute al trasporto su strada.

Quindi edifici e veicoli elettrici possono in tandem far parte di un asset strategico in ottica sostenibile, gli uni con la necessità di smaltire surplus energetici fuori fase rispetto al consumo istantaneo, e i veicoli elettrici perché devono ricorrere a fonti rinnovabili. E gli edifici di fatto possono ospitare una buona potenza fotovoltaica, che si pone come punto preferenziale per la ricarica dei veicoli elettrici.

Indispensabile sarà trovare tecnologie e metodologie di smart charging per la mobilità elettrica, possibilmente caricare all’interno del tessuto urbano e sfruttando l’energia fotovoltaica in eccesso, prodotta proprio dagli edifici residenziali.

E se le comunità energetiche, con veicoli elettrici allacciati a punti di ricarica alimentati dal surplus di produzione della potenza fotovoltaica degli edifici, consentirebbero il raggiungimento di vantaggi economici e ambientali, secondo lo Smart Mobility Report 2021 del Politecnico di Milano, si stima che saranno 4 i milioni unità circolanti al 2030, con dai 60.000 agli 80.000 punti di ricarica ad accesso pubblico e un buon numero di punti di ricarica privati.
Incentivare logiche di smart charging nella fascia serale della giornata presso gli edifici dove i veicoli vengono parcheggiati, andrebbe quindi ad aumentare la potenza elettrica in fasce orarie senza disponibilità di energia rinnovabile da fonte solare. E se, in termini di potenza elettrica da fotovoltaico a livello nazionale, è da poco stata superata la soglia dei 20 GWp va detto che il valore atteso al 2030 è di almeno 30 GWp.

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