Casei Gerola Logistics Park: quando l’innovazione e l’elevata sostenibilità generano le eccellenze
Il Casei Gerola Logistics Park nasce grazie all’importante riqualificazione di un’area dismessa di oltre
200.000 mq, nonché ex sede della fornace Danesi. La progettazione del nuovo hub logistico di Grado A ha seguito i criteri ESG e gli ultimi trend in materia di sostenibilità allo scopo di rilanciare un’area industriale decadente. SFRE e SFS hanno adottato i seguenti accorgimenti- sia durante la fase preliminare, che durante quella definitiva ed esecutiva dell’opera- : il totale riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione e la riduzione del consumo di acqua pari a quasi l’80% del fabbisogno annuale; l’alta percentuale di utilizzo di materiali riciclati (37%); la compensazione della richiesta di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici e da fonti rinnovabili off-site e l’elevata reintegrazione di aree a verde per oltre il 20% del sito. Grazie a questa strategia progettuale il nuovo sviluppo logistico ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, massimo riconoscimento tra gli standard globali per gli sviluppi immobiliari eco-compatibili, con il punteggio record in Europa pari a 90 crediti.
La progettazione ha tenuto conto del comfort ambientale interno, al fine di garantire un ambiente di lavoro piacevole ai lavoratori. Gli impianti hanno regolatori localizzati e individuali per controllare la temperatura e la velocità dell’aria, le postazioni lavorative vengono illuminate da corpi illuminanti con tecnologia DALI che consente la regolazione della luce artificiale sulla base di quella naturale presente in ambiente. Gli ambienti densamente occupati sono dotati di sensori di co2 che segnalano superamenti delle soglie di concentrazione e avvisano gli utenti di ricambiare l’aria in ambiente. Per la vivibilità dell’edificio sono state scelte delle finiture a basso contenuto ed emissione di VOC, posando materiali certificati e alcuni a emissioni pari a zero.
Prima dell’agibilità dell’immobile sono stati effettuati test di qualità dell’aria interna di uffici e magazzino per verificarne la salubrità e la totale privazione di composti nocivi alla salute umana dovuti alle lavorazioni di cantiere.
Fin dalla fase preliminare sono quindi stati fondamentali i concetti di comfort ambientale (regolazione locale del benessere degli ambienti e finiture a basso contenuto VOC), energia (impianti idronici ad energia elettrica senza fluidi refrigeranti nocivi allo strato di ozono e stipula di contratti di fornitura 100% provenient da fonti rinnovabili), risparmio idrico (rete duale, totale riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione e riduzione del consumo di acqua pari a quasi l’80% del fabbisogno annuale ), materiali e landscape (alta percentuale di materiali riciclati e ripristino di aree a verde spontaneo), concretizzati poi durante la fase definitivo/esecutiva e di cantiere.
Le aspettative rispetto a ciò che avrebbe rappresentato questo importante progetto erano così chiare sin
dall’inizio, che si è deciso di depositare il disegno progettuale delle Green Walls a livello europeo,
consapevoli che il progetto avrebbe segnato una svolta nel mondo del panorama logistico internazionale
grazie ai risultati da record ottenuti.
L’obiettivo comune di SFRE e SFS, e di tutti gli stakeholder del progetto, è stato introdurre l’Architettura e il verde negli spazi logistici, al fine di trasmettere un’idea di bellezza e comfort mai vissuta prima in questi
ambienti. Con il Casei Gerola Logistics Park si è stati parte di un cambiamento che ha generato risultati
eccezionali, concepiti all’insegna del profondo rispetto dei criteri ESG e di una nuova logistica innovativa,
performante e, realmente, sostenibile.